A pochi passi dalla città di Vicenza, adagiato in una valletta tra i verdeggianti colli Berici, si ha la sorpresa di scoprire questo piccolo lago.
Unico residuo rimasto dell’epoca post-glaciale, lo consideriamo un residuo di tranquillità (con l’esclusione del sabato e della domenica nelle stagioni primaverili ed estive), una delle poche oasi rimaste nella tormentata pianura padana.
Il luogo è davvero affascinante e merita la visita in qualsiasi stagione dell'anno, anche (o forse soprattutto) in pieno inverno o quando i colori dell’autunno sfoggiano tutte le loro sfumature. |
Piacevole la passeggiata (adatta anche ai disabili) lungo lo sterrato di circa 5 km che permette di gustarene le luci, i colori, gli odori, l'acqua, le canne palustri, l'erba dei campi di questo che certamente è uno degli scorci più belli dei Monti Berici e, forse, del Veneto.
Il lago di Fimon è un 'residuo glaciale' quaternario racchiuso nella 'Valle di Fimon' come tutto il complesso dei colli Berici.
Si ricorda la grande differenza tra questi ed i vicinissimi, circa 20 km in linea d’aria, colli Euganei , non meno belli, ma di origine vulcanica.
Nelle torbiere dei d'intorni sono stati trovati resti di animali, anche tropicali, e tracce di attività umane proto-storiche. |