Questo speciale non vuole essere un trattato di architettura contadina, ma solo presentare e ricordare le radici agricole di questo territorio, presentando, certo non in modo esaustivo, una serie di abitazioni contadine tipiche della zona.
Abbiamo detto “per ricordare” perché con l’avvento della cosiddetta modernità molte di queste case sono state abbandonate, destinate a mero deposito e col tempo a scomparire.
Molte sono ridotte a rovinoso rudere, sostituite (a due passi) da insignificanti casette, poche le restaurate ed ancor meno quelle sapientemente.
Si sta perdendo la nostra identità territoriale e non per colpa dei “migranti”, ma nostra e delle istituzioni. |
Nota geografica:
La “bassa parmense”, o tout court “la bassa”, è quella striscia di territorio, nella provincia di Parma, compresa tra il fiume Po e la via Emilia.
Territorio a vocazione prevalentemente agricola da cui nascono molte eccellenze della nostra gastronomia (basterbbe citare il parmigiano reggiano, il culatello di Zibello, il prosciutto di Langhirano, il salame di Felino….e tutte le paste, ripiene o meno, che arricchiscono i primi piatti).
…una nota polemica:
ammesso che i nostri comuni debbano fare cassa ed i permessi edilizi la fanno fare, perché concedere permessi per la costruzione di anonime case che snaturano il territorio o, ancor peggio, per la realizzazioni di inutili zone artigianali o industriali e non dare permessi solo per la sapiente ristrutturazione (anche se non solo a fini agricoli) di tali case rurali mantenedo la nostra identità?
.. e per finire:
come accennato questo non è certo uno speciale esaustivo, le immagini sono relative solo ad alcune case rurali presenti nel territorio del comune di Busseto, sarebbe interessante che tale lavoro/studio fosse esteso anche agli altri comuni de “la bassa” e, forse, a tutto il nostro territorio nazionale. |