Ancora una volta la nostra amica Francesca ci porta a conoscere un aspetto della sua splendida isola.
Non le solite spiagge, ma un sito di archeologia industriale testimonianza del duro lavoro degli inizi del secolo passato.
Un sito che si consiglia di visitare abbandonando, almeno per qualche volta, le più rinomate e conosciute sabbie marine.

Un po’ di storia:
la scoperta dell’aria mineraria avvenne nel 1849.
Il re Vittorio Emanuele II nel 1851 autorizzò la concessione all’estrazione della galena, la miniera rimase attiva sino al momento della sua definitiva chiusura nel 1980.
Inziò così il momento dell’oblio, soggetta al saccheggio e all’offesa di vandalistiche azioni.
Questo sino a che il comune con un’ordinanza del marzo 1986 intervenne a bloccarne la distruzione e dare avvio al suo restauro trasformandola in un museo a cielo aperto.
E’ stato così restutuito al pubblico un monumento di archeologia industriale di assoluto valore culturale e storico.
Dall’agosto del 2009 il sito di Rosas è ufficialmente aperto alle visite.

Per saperne di più:
comune narcao
ecomuseo miniere rosas

Si ringrazia la nostra amica Francesca per le belle immagini che ci ha permesso di pubblicare