Si sono tenute, a una settimana l’una dall’altra, nel parco della villa dei da Peraga due manifestazioni diametralmente opposte.
Un aspetto le accumuna: il tripudio dei colori.
Nella prima una sosfisticata raccolta di fucsie, la mostra si chiamava appunto “fucsie botaniche”, ha presentato una serie di fucsie sia naturali che cultivar. Otima la presentazione di molte parti florali in calici da brindisi con champagne.
Interessante e seguita da un numeroso pubblico,anche la conferenza tenuta da un esperto inglese sui luoghi di origine di questo spendido fiore.
Nella seconda, “festa della zucca”la rustica zucca si presentava in svariate forme e colori. Frutto d’eccellenza nella cucina contadina, ora forse, riscoperta e rivalorizzata.
Dai primi, gnocchi, creme e, non dimentichiamo, i premiati quattro stelle Michelin tortelli mantovani, alle fragranti e saporite torte. |
Un appunto:
Era la “festa della zucca”, ma salvo un misero banco, di zucche non ce n’erano molte.
In compenso molti banchetti di prodotti “generici” che poco o niente avevano a che vedere con le “povere” zucche.
Almeno fossero stati banchi di prodotti attinenti.
A nostro spassionato parere da ripetere entrambe, ma per la seconda una più precisa connotazione.
D’accordo con la globalizzazione, ma nel nostro piccolo cerchiamo di non perdere e snaturare quello che abbiamo. |