Concludiamo la visita a questo splendido castello, ma vogliamo anche segnalare che tutta la zona è di particolare bellezza.

Un consiglio: salire a Velturno da Bressanone, dopo la visita proseguire per la strada che porta a Lazfons per poi scendere, costeggiando il torrente Tinne, sino a Chiusa, è un po’ lunga, ma il paesaggio vale la pena della fatica.

Un po’ di storia:
Eretto nella seconda metà del XVI secolo vescovo Johann Thomas von Spaur.
Rimase, sino alla secolarizzazione,sotto il principato di Bressanone come residenza estiva dei principi vescovi.
Alla secolarizzazione passò prima all’Austria poi al governo bavarese.
Subì diversi passaggi di proprietà sino a essere utilizzato come locanda da un oste di Chiusa.
Nel 1822 divenne proprietà del barone Anton von Goldegg che si adoperò a migliorane le condizioni.
Il figlio Hugo lo cedette nel 1904 al Comune di Bolzano.
Il palazzo subì l’onta di essere inopportunamente adibito ad asilo nido, scuola, centrale telefonica e teatro.
Nel 1979 divenne proprietà della provincia autonoma di Bolzano e tra il 1980 e il 1983 fu restaurato e risistemato in modo esemplare tant’è che oggi è considerato il più prezioso monumento dell’Alto Adige.

Per saperne di più:
wikipedia: Castello di Velturno
www.schlossvelthurns.it
castel Velturno - 1° parte

Per informazioni:
tel. +39 0472 855525, info@schlossvelthurns.it