Nell’immediata cintura urbana milanese, ancora immersa nella campagna, spicca il profilo dell’abbazia di Chiaravalle.
Colpisce la grandiosità della struttura e l’imponenza della cupola da cui scende la fune per suonare la campana.
La chiesa è completamente ricoperta di affreschi, che, anche se non di osservanza cistercense ed aggiunti in epoca successiva, donano un indubbio arricchimento al complesso.
Il chiostro, che riporta alla meditazione monastica, rimane integro.
Particolare e bellissima la torre nolare soprannominata Ciribiciaccola.
Una buona descrizione è riportata nel libro “Abbazie e siti cistercensi 1120 – 2018”, interessante guida al nostro ricco patrimonio cistercense.
Nella visita al complesso è possibile vedere anche l’antico Mulino, ricostruito nella parte lignea dei macchinari interni, ma originale nella struttura.
La giornata bigia, con poca luce, non ha permesso di far risaltare, nelle immagini pubblicate, i vari colori sia degli affreschi sia del cotto con cui è costruita l’abbazia.
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Un po' di storia:
Nel 1135 guidati da San Bernardo di Chiaravalle alcuni monaci provenienti dalla Borgogna, abbazia di Clairvaux, fondarono l’abbazia che assunse, come tradizione, il nome di Chiaravalle.
I monaci cistercensi si dedicarono, come usuale per il loro ordine, alla bonifica del territorio ed al lavoro dei campi.
L’abbazia, sita nell’area irrigata dalle rogge della Vettabbia, divenne il centro di una fertile azienda agricola.
Fu terminata nel 1221 e l’Arcivescovo Enrico Settala consacrò la chiesa dedicata a Maria Vergine.
Nel periodo rinascimentale lavorarono all’abbazia diversi artisti.
Ascanio Sforza fratello di Ludovico il Moro, nel 1447 avviò una nuova fase di ampliamento e decorazione a cui si deve il portale d’accesso alla foresterie ed alla cappella di San Bernardo denominata anche “cappella delle donne”.
Verso la fine del 1700 il complesso subì diverse demolizioni.
Purtroppo fu abbattuto anche il chiostro del Bramante per far posto alla ferrovia Milano-Pavia-Genova.
Dal 1894 iniziarono dei lavori di restauro ripresi nel 1952 al rientro dei monaci cistercensi.
Per saperne di più:
l'abbazia di Chiaravalle Milanese - parte 2°
abbazia di Chiaravalle
Abbazie e siti cistercensi in Italia 1120-2018: di Silvia Testa e Piero Rimoldi, pag. 108 [vedi presentazione]
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