Il monte Grappa, noto per le tragiche vicende della Grande Guerra (1915-1918), fa parte delle prealpi venete.
Si erge con i suoi 1771 m dalla pianura Padana, confinato ad est dal fiume Piave, ad ovest dal fiume Brenta e a nord dalla valle feltrina.

Archiviati, ma non dimenticati, i tragici eventi, oggi è meta di chi vuole trascorrere qualche ora a stretto contatto della natura in località, ancora oggi, libere dal confusionario turismo di massa.

Splendido nella sua austera asperità, mostra però al turista più attento, piacevoli scorci di boschi e dolci vallette, spesso costellate da azzurri laghetti per abbeverare le mandrie.

Si consiglia una visita, meglio non nella stagione più calda, in macchina, a piedi, in mountbike e, perché no, in parapendio.

Da non dimenticare inoltre, meno conosciuto del suo cugino Asiago, il formaggio del Grappa, prodotto delle malge sui suoi alpeggi (Il Morlacco del Grappa).
Meno conosciuto, ma per questo non meno buono.

Un’altra osservazione: a Cima Grappa non dimenticare di visitare la galleria “Vittorio Emanuele III”, con uno sviluppo di 5 km, con diverse postazioni per batterie ed osservatori, infermerie, depositi munizioni viveri ed acqua per un’autonomia di 15 giorni.
Realizzata da Gennaio a Giugno del 1918 (riflettete sulla Salerno-Reggio Calabria).

Per approfondimenti si consiglia di visitare:
www.montegrappa.org
www.fondazioneslowfood.com: morlacco del Grappa di malga