Sita sulla sinistra orografica del fiume Isarco a pochi chilometri dalla città di Bressanone, l’abbazia è uno dei luoghi che non si dovrebbe mancare di visitare essendo una delle più prestigiose abbazie del nord’Italia e di tutto l’arco alpino, oltre ad essere un grandioso complesso di edifici religiosi e civili.
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Un po’ di storia:
Fondata nel 1142 dal vescovo beato Hartmann (diocesi di Bressanone), con l'aiuto del burgravio di Sabbiona (sopra Chiusa) Reginbert e della sua consorte Christina.
L'edificio è stato diverse volte ricostruito e ampliato fino a tutto il '700. A seguito della soppressione degli ordini religiosi (secolarizzazione), voluta dalla rivoluzione francese e attuata da Napoleone, molte abbazie vennero soppresse in Europa.
L'Abbazia di Novacella fu soppressa dal governo bavarese nel 1807.
Con la riunificazione del Tirolo all'Austria l'Abbazia fu ripristinata e reinvestita dei suoi diritti e beni con l'editto dell'Imperatore Francesco I° nel 1816.
Attualmente, comunque da quasi mille anni, i Canonici si occupano dell'educazione dei ragazzi.
Infatti l'Abbazia è tuttora sede di un collegio con scuola media mentre da ormai più di trent'anni la vocazione educativa si rivolge anche alle persone più adulte, infatti dal 1970 nell'abbazia esiste un Centro Convegni.
È inoltre stato istituito un centro per la pastorale del turismo e per l'apostolato biblico, oltre ad un centro ecologico fondato nel 1988.
Gli edifici del complesso:
Il complesso fortificato, al quale si accedeva tramite un piccolo ponte coperto, è costituito da diversi edifici di diverse epoche e stili differenti (romanico, gotico, barocco e rococò) coesistono armoniosamente in uno spazio ben definito.
Ancora oggi Novacella mostra l'impianto originario del XII secolo.
La chiesa di Santa Maria Assunta, tipico esempio di barocco alpino e bavarese, è stata interamente rifatta nel ‘700 in stile barocco da Giuseppe Delai.
La chiesa conserva numerosi pregevoli dipinti e affreschi.
Al centro del cortile principale dell’abbazia si trova il pozzo rinascimentale, detto “pozzo delle meraviglie” perché sovrastato da un’edicola ottagonale sui cui lati sono raffigurate le sette meraviglie dell’antichità e sull’ottavo lato l’abbazia stessa.
Inoltre, di particolare rilevanza la “biblioteca” in barocco altoatesino con la sua collezione di circa 65.000 libri (tra cui il più piccolo a livello mondiale) e la cappella di San Michele, detta castello dell’Angiolo, una rotonda di epoca romanica che, anche se successivamente rimaneggiata, è sostanzialmente ben conservata.
I vini di Novacella:
situata nella zona vitivinicola più settentrionale dell’Italia ad una latitudine tra i 600 m ed i 900 m, dato il clima fresco ed i terreni ricchi di minerali permette lo sviluppo ottimale degli aromi e della sapidità dei tipici bianchi della Valle Isarco come il Sylvaner, il Müller Thurgau, il Kerner, il Gewürztraminer ed il Veltliner.
Per saperne di più:
Abbazia di Novacella
wikipedia: Abbazia di Novacella |