"citra Placentiam in collibus oppidum est Veleiatium "
[sulle colline di qua da Piacenza vi è la città dei veleiati]
(Plinio, Naturalis historia VII 163)

Non è possibile visitare una sola volta gli scavi di Veleia perché è impossibile non venire affascinati dal luogo magico.
Anche ai nostri giorni è circondata dal verde dei boschi appenninici, immaginate, quindi, come sarà stata immersa in lussureggianti foreste all’epoca romana.
Certo non ha l’imponenza dei Fori Imperiali, ma è una località che, chi ama la storia, non può esimersi di visitare.

Per la breve storia si rimanda al precedente speciale “Veleia romana”.
Da notare comunque alcuni notevoli miglioramenti rispetto al precedente speciale del 2013.
Spendiamo due parole per la Pieve Sant'Antonino Martire che sovrastando gli scavi archeologici non può sfuggire alla vista:
La pieve compare già in testimonianze documentali nel 1297 già cosi denominata.
L’aspetto odierno è però dovuto a diversi interventi di restauro, si considera che la chiesa attuale sia stata eretta tra il XVI-XVII secolo e completamente restaurata negli anni 70 del XX secolo.

Per saperne di più:
wikipedia: Velleia
musei.emiliaromagna: area archeologica di veleia romana