Le immagini di questo secondo capitolo si riferiscono al teatro Farnese e alla Galleria Nazionale.

Il Teatro Farnese, cui si accede da un monumentale portale ligneo dipinto, è uno spettacolare ambiente che ancora oggi riecheggia i fasti della vita di corte dei duchi Farnese.
Sempre al primo piano è sita la Galleria Nazionale che espone una larga collezione di opere.
A semplice titolo esemplificativo e assolutamente non esaustivo citiamo: Beato Angelico, Canaletto, Correggio, Guercino, Parmigianino, Tintoretto, Leonardo da Vinci...

Un po' di storia:
Teatro Farnese
Nel palazzo della Pilotta già esisteva un grande ambiente utilizzato come sala d’armi.
Il duca di Parma e Piacenza Ranuccio I, per celebrare la sosta a Parma del granduca di Toscana Cosimo II, volle realizzare un teatro.
Nel 1618 affido a Gianbattista Aleotti, l’Argenta, la realizzazione del teatro e i lavori terminarono nell’autunno, ma non fu inaugurato in quanto una malattia colpì Cosimo II impedendogli il viaggio.
Il primo spettacolo ebbe luogo nel 1628 in occasione delle nozze del figlio di Ranuccio I, Odoardo, con Margherita de’Medici.
In seguito, dati gli elevati costi scenici, il teatro fu utilizzato solo otto volte.
Nel 1943 fu quasi distrutto dai bombardamenti; ricostruito rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura seicentesca.

Galleria Nazionale di Parma
Già nel Rinascimento i Farnese avevano iniziato una vasta collezione, trasferita a Napoli da Carlo Borbone nel 1734.
Conscio dell’importanza dell’arte per il prestigio del Ducato, Filippo I di Borbone apre un’accademia di belle arti e instituisce una pinacoteca e una borsa di studio per giovani artisti.
A seguito di varie donazioni ed acquisizioni e della restituzione di opere da Napoli e Caserta, nel 1760 inizia a costituirsi la galleria di Parma.
Durante l’occupazione francese molte opere furono trafugate e trasportate a Parigi, ma furono fortunatamente recuperate dopo il congresso di Vienna.
La duchessa Maria Luigia allo scopo di non far disperdere alcune opere di collezioni private le acquista da vari nobili assegnandole alla galleria.
Nel 1900 la collezione viene riordinata e suddivisa per scuole e cronologia dai Quintavalle.
Nel primi del 1970 iniziarono vari lavori di profonda ristrutturazione , terminati nel 1991 con la completa riapertura dell’intero complesso della Galleria Nazionale.
A dicembre 2018 è stata annunciata la riapertura di un’ala di circa 1000 m² con esposte nuove opere: l’esposizione è stata sì inaugurata, ma subito chiusa per il pubblico (vedi).

Per saperne di più:
pilotta: teatro-farnese
pilotta: galleria-nazionale
La Pilotta: uno scrigno di tesori - parte 1^
La Pilotta: uno scrigno di tesori - parte 3^