Avendo letto sulle “news dalla provincia di Parma” che finalmente il castello di Bardi era riaperto al pubblico, nonostante l’inclemenza del tempo, ci siamo recate a visitarlo.
Abbarbicata su di una altura che domina la vallata sottostante, la rocca sovrasta il borgo.
E come tutti i castelli che si rispettano, al suo interno si intrecciano misteri e oscure leggende.
Si narra che, circa tra il XV° ed il XVI° secolo, periodo di di aspre lotte tra contrapposte signorie, il comandante della guarnigione, cavalier Moroello, si innamorasse, corrisposto, di Soleste.
Ma il destino non volle impietosirsi di tale amore e il cavaliere fu costretto alla battaglia per respingere l’esercito di un agguerito stato vicino.
Quasi rispecchiando il tragico destino di Romeo e Giulietta, Soleste vide le armate tornare, ma esponendo i vessilli del nemico.
Presa dal terrore, per non cadere in tali mani, decise di evitare un triste destino gettandosi dal mastio.
Ma non era il nemico bensì l’esercito amico che, vittorioso, brandiva i vessilli nemici per mostrare la vittoria.
Al che Moroello, che ai suoi aveva fatto indossare le divise dei nemici e brandirne i vessilli, sentendosi responsabile della morte dell’amata Soleste, si gettò, seguendola, dagli spalti.
Da allora il suo fantasma, forse cercando pace, vaga per i camminamenti e gli spalti. |
Un po’ di storia:
La rocca rappresenta un raro esempio di rocca fortificata medioevale sinora conservata in ottimo stato.
Le prime notizie certe risalgono al 869. Passò nel 1257 ai Landi di Piacenza.
Nel 1551 fu eletto da Carlo V° Imperatore a marchesato ed i Landi ottennero il permesso di battere moneta.
Fu ceduta ai Farnese nel 1682, seguendo da allora le sorti del ducato di Parma.
Recenti restauri hanno permesso l’accesso al pubblico in molte aree; a mio parere però i restauri sono ancora da portare a termine.
Anche il borgo comunque presenta aspetti notevoli.
Da visitare sicuramente. |