Sita al di fuori delle mura, la chiesa si raggiunge tramite una strada immersa nel verde.

Al primo impatto, arrivando, ci appare come una umile chiesa di campagna, ma una volta entrati, si rimane stupiti.
Le pareti e le volte sono completamente coperte di affreschi dai colori caldi e raffinati, che rappresentano momenti di vita religiosa.
Le immagini fotografiche, sfortunatamente, non rendono la loro bellezza.

L’illustre studioso e storico dell’arte Bernard Berenson (Butrimonys, 26.06.1865 - Fiesole, 6.10.1959) li definì “uno degli schemi decorativi più elaborati di tutto il Rinascimento” .

Un po’ di storia:
Nel 1468 esisteva già un piccola chiesa concessa ai frati Carmelitani.
Nel 1501 fu posata la prima pietra della nuova chiesa.
Tra il 1515 e il 1526 fu eretta la torre campanaria.
La consacrazione avvenne nel settembre del 1528 anche alla presenza di Francesco II Sforza, che aveva sostenuto le spese per il meraviglioso ciclo di affreschi.
Con l’editto di Maria Teresa d’Austria, nel 1772, venivano soppressi i conventi e la chiesa ed il convento subirono un lento degrado durato sino al 1864, quando l’ordine delle Suore della Sacra Famiglia ne acquisì la proprietà restituendo al complesso il suo originale splendore.
Gli affreschi sono opera di Francesco Scanzi, Giulio Campi, Francesco e Bernardino Carminati.

Per saperne di più:
wikipedia: chiesa di Santa Maria delle Grazie
due passi in città - parte 1
la chiesa di San Giacomo - parte 2
chiesa di Santa Maria Assunta - parte 3
rocca sforzesca - 5