Firenze (FI) |
Il finissage della mostra Esposizione a cura di Clayton Calvert, direttore della The Carlo Maria Mariani and Carol Lane Mariani Foundation di New York, dedicata al pittore concettuale italiano, e del critico d’arte Vittorio Sgarbi Firenze, 3 ottobre 2024 L'esposizione è composta da sedici opere del pittore italiano, considerato un maestro a livello internazionale, scomparso nel 2021 all'età di 90 anni a New York, ed è curata da Clayton Calvert, direttore esecutivo della The Carlo Maria Mariani and Carol Lane Mariani Foundation di New York e dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. La mostra abbraccia un arco temporale di oltre 50 anni della produzione dell'artista dal 1968 al 2019 e raccoglie contributi dalla Fondazione che porta il suo nome, dal MART di Trento e Rovereto, dalla Collezione Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona, dal Museo del Novecento di Milano e dalla Collezione Antonio Martino di Roma. “La pittura ’concettuale’ di Carlo Maria Mariani non è ‘colta’ e nemmeno anacronistica, come in passato è stata considerata o, peggio ancora, confusa con superficialità. Carlo Maria Mariani, lui uomo intellettuale e colto, ha avuto il dono naturale, speciale e sublime, di saper dipingere divinamente, motivo per cui i suoi dipinti sono filosofici e concettuali ed hanno la funzione di continuare a far sopravvivere il concetto di “bellezza ideale” dell’Arte in continuità con i capolavori greci e il neoclassicismo teorizzato dal Winckelmann”. Così Antonio Martino, amico e collezionista di Mariani, citato da Vittorio Sgarbi in una nota (“Io sono l'opera!”) alla mostra. “Vero è che Mariani frequentava le biblioteche più dei Musei e si dichiarava uno 'Storico dell’Arte', concludendo: Io non sono un pittore io non sono l’artista, io sono l’opus!!”, osserva il critico d'arte secondo cui Mariani “compie la parabola iniziata nel Novecento da Giorgio de Chirico, in un dialogo costante con l’arte antica”. “È integro e implacabile, posizionandosi tra Canova e Winkelmann, il ritorno in Carlo Maria Mariani, il nostos: non è più un ritorno all'ordine, è la ricomposizione di un mondo perduto, una anastilosi nella pittura – afferma Sgarbi -. Mariani va oltre David e non concede nulla al presente. Il suo neoclassicismo è ricostruito alla luce del Surrealismo, in una continua proiezione del sogno [...]. Il suo neoclassicismo non è ideologico, è sentimentale, è l’Italia veduta da un viaggiatore che viene da lontano, nel suo caso che si allontana per rivederla”. “E’ una mostra che nasce nel segno della continuità della Storia dell’Arte e della bella e intelligente Pittura, che si relaziona con i capolavori del passato presenti a Palazzo Pitti, instaurando un dialogo potente nel segno dell’immortalità e soprattutto dell’eterna contemporaneità della sublime pittura senza età, ed esteticamente e filologicamente intellettuale – è il commento di Clayton Calvert a proposito di "Arte oltre il tempo" - Quindi Palazzo Pitti e Firenze rappresentano per Carlo Maria Mariani la sua ideale Costellazione del Leone, dove ricongiungersi medianicamente ai Maestri che lo hanno accompagnato per tutta la vita, da Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, Gentileschi... al suo amato neo classicismo con Canova, Mengs e Kauffmann”. Carlo Maria Mariani, nato il 25 luglio 1931 a Roma, consegue il diploma presso l'Accademia di Belle Arti a Roma, nel 1955. Dal 1975 ha esposto in numerose occasioni nelle sedi più prestigiose del mondo: Documenta, Kassel; Centre George Pompidou, Paris; Hirshorn Museum, Washington D.C.; Museum of Modern Art, New York; San Francisco Museum of Modern Art; Mathildenhohe Darmstadt; Los Angeles County Museum of Art; Frankfurt Kunstverein; GNAM, Roma; Palais des Beaux Art, Charleroi; Biennale di Venezia; California Center for the Arts; Frye Museum, Seattle; Ostende Museum of Modern Art; Quadriennale di Roma; Philadelphia Museum of Art; Museo di Palazzo Te, Mantova; Smithsonian National Portrait Gallery, Washington. Ha vissuto a New York dal 1993 al 2021, anno della sua scomparsa. Tra i diversi premi conseguiti nel corso della sua carriera, l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per la Pittura nel 1998. |
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