Tutti i vincitori dei concorsi di "Foreste" 2024
Il Festival dedicato ai polmoni verdi della terra
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Si sono svolte le premiazioni dei concorsi, ma il festival continua
Appuntamenti previsti fino al 24 novembre
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Grande successo per la settima edizione del Festival delle Foreste, organizzata dall’Associazione Montagna Italia, con la direzione artistica di Roberto Gualdi, insieme all’Assessorato alla Transizione Ecologica, Ambiente e Verde del Comune di Bergamo, a cui fa capo l’Assessora Oriana Ruzzini.
L’evento è promosso da Pefc Italia, Proloco Bergamo, Bergamo Film Commission e Associazione Cinema e Arte.
Il progetto, che gode del contributo del Comune di Bergamo, della Camera di Commercio di Bergamo, del Consiglio Regionale della Lombardia e di Fondazione Cariplo, è dedicato alla conoscenza ed alla scoperta delle foreste del mondo. Un appuntamento importante che tratta e raccoglie documenti audiovisivi che offrono al pubblico l’opportunità di osservare le foreste del nostro pianeta che silenziosamente crescono e danno vita. L’iniziativa è nata nel 2018 all’interno del World Forum on Urban Forest di Mantova organizzato dalla FAO.
Si è svolta oggi pomeriggio presso la sala Galmozzi la Cerimonia di Premiazione dei concorsi cinematografico, fotografico e poetico, alla presenza dei vati autori.
Sono stati consegnati anche due riconoscimenti speciali, alla presenza degli studenti e degli insegnanti dell’Itis Paleocapa di Bergamo e dell’Università degli Studi di Bergamo. I giovani hanno infatti visionato i film in concorso e decretato un proprio vincitore. Le foreste osservate dagli occhi delle nuove generazioni restituisce valore alla crescita del Festival.
È stata inoltre consegnata la Menzione Comunità Forestali Sostenibili di PEFC Italia e Legambiente all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie per la seguente attività: “Il legno: risorsa ambientale e energetica: attività didattiche del progetto LENO2022”.
Giorgio Caporaso, Art Director PEFC Italia ed Elena Ferrario, vicepresidente Legambiente Lombardia e presidente Legambiente scuola e formazione hanno consegnato il premio al Presidente dell’Ente di gestione Alpi Cozie, Alberto Valfrè.
Si è svolto anche un momento dedicato al Paese Ospite, il Cile, con la proiezione del film “Soy la tierra” di Maite Alberdi. Hanno presenziato il Console onorario di Haiti, Vanni Bolis insieme al Vicepresidente del Gruppo Consolare Latino America e Console onorario del Nicaragua, Lorenzo Alderisio
Un riconoscimento è stato consegnato anche al Soprano Silvia Lorenzi per la collaborazione con il Festival e per l’ideazione dei momenti musicali, artistici e partecipati che ha organizzato durante l’evento.
Ecco i dettagli.
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Film vincitore
Bun enfin miserabel - il stan dal guaud grischun
(Svizzera)
Di Bertilla Giossi
Un documentario scientifico di grande attualità: la situazione dei boschi nei Grigioni, che peraltro è comune a tutti i boschi dell'arco alpino. Il cambio climatico, la siccità, il bostrico che uccide gli abeti sono i problemi che affliggono i nostri boschi. Il film, con una sapiente regia, ne traccia le problematiche e accenna qualche ipotesi di soluzione.
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Premio della Giuria
Zona Wao
(Spagna)
di Nagore Eceiza Mujika
Ancora una volta la foresta amazzonica è protagonista di un film di denuncia. Nuovi giacimenti di petrolio da sfruttare sono l'occasione per mettere in pericolo il polmone verde del Sudamerica. Il film, grazie alle testimonianze della popolazione locale si propone di veicolare la denuncia e il nuovo pericolo ambientale.
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Menzione Speciale
Donde se quejan los pinos
(Spagna)
di Ed Antoja
Il tema della salvaguardia e della difesa dei boschi viene sviluppato con bravura e, soprattutto, con un particolare ed avvincente punto di vista.
La sceneggiatura ed il linguaggio cinematografico di questo breve film supportano egregiamente lo sviluppo di questo "giallo" per tutti senza lieto fine.
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Premio Università degli Studi di Bergamo
Donde se quejan los pinos
(Spagna)
di Ed Antoja
Donde se quejan los pinos sfrutta le forme del giallo, la sua drammaticità e il suo potenziale emotivo per comunicare in modo originale e potente il legame tra Uomo e Natura, che nell’era moderna vede la violenta prevalsa del primo a discapito della seconda. Utilizzando questo tipo di costruzione formale è abbattuta ogni barriera linguistica e il messaggio viene comunicato efficacemente anche a spettatori meno sensibili al tema della deforestazione dolosa, oltre che della difesa della (propria) terra e della propria origine dall’implacabile avanzamento della cementificazione e del prevalere degli interessi economici su quelli ecologici.
Ciò che tocca di più lo spettatore è il colpo di scena, l’eliminazione della maschera di “morte di un uomo” indossata dalla morte del bosco. La rivelazione finale non soltanto intreccia metaforicamente le vite e la morte di essere umano e Natura, ma sfrutta l’impatto emotivo dell’omicidio, socialmente più intenso, per evidenziare la drammaticità di un'altra forma di assassinio. Il cortometraggio riesce così a sfruttare i mezzi tipici della narrazione cinematografica per generare una più consapevole sensibilità ecologica.
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Premio Itis Paleocapa
Homo Humilis
(Italia)
di Manuele Cecconello
Homo Humilis è un film straordinario per diversi aspetti.
La storia, il protagonista, la sua relazione con la Natura, il bosco, gli animali, il Tempo. Abbiamo apprezzato, per la particolare efficacia, la scelta di mantenere la voce narrante del protagonista essenziale, diretta, quasi “grezza”, senza artifici. Questo approccio crea immediatezza e si armonizza perfettamente con l’intento del film, che non vuole convincere e invitare lo spettatore a rifugiarsi nei boschi o a fuggire la modernità, ma mostrare la bellezza e la serenità di una vita immersa nella natura, fatta di autosufficienza, essenzialità e umiltà. Abbiamo trovato particolarmente potente la riflessione sulla solitudine nella nostra società: solitudine che non è essere soli, ma sentirsi soli in mezzo a tante persone.
Straordinaria, però, è soprattutto la capacità espressiva delle immagini. Le inquadrature, dal campo lungo al dettaglio, l’angolazione della macchina da presa, l’uso sapiente delle ottiche che offrono immagini che raccontano la parte più segreta della Natura, dei suoi colori, della sua luce e che sono vere e proprie opere d’arte contemporanea, fino all’inquadratura finale, un dipinto di genere moderno.
Ogni dettaglio visivo diventa simbolico e potente: il movimento dei fili d’erba, la caduta delle gocce d’acqua, i movimenti degli animali, lo sguardo intenso del protagonista, la sua mano appoggiata al tronco dell’albero: ogni gesto concorre a creare un’armonia perfetta e autenticità alla narrazione. Il regista è riuscito a dare vita alla sua visione: un film in cui le immagini comunicano più delle parole, colpendo lo spettatore in modo profondo e immediato.
Infine il sonoro, il dialogo tra i suoni della natura, la musica e le immagini, è raffinatissimo a partire dall’incipit in slow motion.
Homo humilis è riuscito a tenerci incollati allo schermo, incantati dalla Bellezza.
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CONCORSO FOTOGRAFICO "BERGAMO FOLIAGE"
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Fotografia vincitrice
Faggeta nella nebbia
Gino Passignani
La fotografia, scattata presso il piano del Cansiglio, nelle Prealpi Bellunesi, rappresenta pienamente la tematica del concorso in tutti i suoi elementi: in primo piano le foglie che mostrano il processo di foliage, sullo sfondo la nebbia autunnale che avvolge i faggi nella foresta.
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Sezione ragazzi:
Primo premio ex-aequo:
ELISA PONTI con “Un respiro leggero”
GIULIA MANZONI con “Il respiro degli alberi”
Segnalazione di merito:
ANNA RAVELLINI con “ Bosco”
Sezione adulti:
Primo premio:
BARBARA BARDUCCO con “Gli occhi di dio”
Segnalazione di merito:
LOLITA RINFORZI con “La grande quercia”
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PEFC Italia e Legambiente nazionale dal 2016 assegnano i premi Comunità forestali Sostenibili a soggetti e organizzazioni che applicano buone pratiche nella gestione forestale e delle relative filiere.
La menzione, nell'ambito del Festival delle Foreste 2024, è stata assegnata al Parco Alpi Cozie per l’attività didattica che ha elaborato nell’ambito del Progetto Leno 2020.
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Proprio come il cinema è arte di narrare e comunicare, il Parco ha trasformato la gestione responsabile delle risorse e l’educazione ambientale in un racconto condiviso, capace di coinvolgere e ispirare gruppi di giovani studenti e studentesse.
Questo riconoscimento celebra la capacità del Parco di far parlare la natura, trasmettendo valori ecologici e innovazione con il linguaggio universale dell’educazione e della sensibilizzazione.
Il Parco Alpi Cozie riceve la menzione del Premio Comunità Forestali Sostenibili per il suo impegno nel coltivare una cultura sostenibile e consapevole attraverso il Progetto Leno 2020. Con passione e dedizione, il Parco ha saputo tradurre il legno – materia antica e viva – in un potente strumento didattico, connettendo le giovani generazioni alla saggezza delle foreste e alla loro gestione responsabile.
In un’epoca in cui la sostenibilità non è più solo un concetto ma una necessità, il Parco Alpi Cozie ha saputo agire come ponte tra tradizione e innovazione, trasmettendo valori ecologici e pratiche di gestione forestale attraverso un percorso educativo inclusivo e di grande impatto.
Questa esperienza didattica, resa accessibile e viva grazie a laboratori, eventi e momenti formativi, testimonia un legame profondo con il territorio, con chi lo vive e lo tutela, ispirando comunità e operatori a un impegno condiviso per la conservazione ambientale e la rigenerazione delle risorse forestali. Per questa capacità di fare cultura, sensibilizzazione e azione concreta, il Parco Alpi Cozie merita questa menzione come esempio di una comunità forestale che vive e custodisce il proprio territorio con visione e responsabilità.
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Ma gli appuntamenti del Festival non sono terminati.
Domenica 17 novembre, con partenza alle ore 9 dalla chiesa di San Sisto (quartiere Colognola di Bergamo) si svolgerà il Cammina Foreste Urbane, iniziativa promossa da ERSAF in collaborazione con Legambiente Lombardia ed il sostegno dei partner ANARF, CAI, LIPU, Feder Parchi, allo scopo di far conoscere le aree boschive urbane e periurbane e il loro ruolo centrale nella salute dei cittadini e per la qualità della vita urbana.
Sempre domenica 17, alle ore 15,00 è prevista una visita guidata presso lo Spazio Giuliano Mauri (Corso Vittorio Emanuele II, 17 Lodi). Lo Spazio Giuliano Mauri, all’interno del seicentesco Palazzo Barni, espone in maniera permanente la collezione d’archivio dell’artista. Durante la visita guidata sarà possibile vedere le maquettes e tutto il lavoro che precede la costruzione di una sua installazione monumentale. Ingresso libero fino a esaurimento posti, prenotazione obbligatoria:
https://www.eventbrite.it/e/1069081273869?aff=oddtdtcreator
Lunedì 18 e martedì 19 novembre alle ore 10,00 sono previste delle messe a dimora di alberi forestali con le scuole di Bergamo e in collaborazione con i Carabinieri Forestali.
Ancora in data da definire, in collaborazione con il Comune di Scanzorosciate è prevista una messa a dimora di un albero a Scanzorosciate a cura dell’Amministrazione Comunale e in collaborazione con le scuole del territorio. Per l’occasione verranno anche proiettati alcuni film in concorso al Festival, con il coinvolgimento delle scuole della cittadinanza.
Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale della pianta.
Alle ore 9,30 è prevista la messa a dimora di piante forestali in collaborazione con Regione Lombardia e ERSAF presso il parco M. Lutero, via M.L.King 100 a Bergamo.
Alle ore 17,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Bergamo si svolgerà la seconda edizione di “INNESTI”, la Cerimonia di consegna di riconoscimenti ad associazioni/enti/persone che si sono contraddistinte, con le loro azioni, nella valorizzazione e nella tutela del verde.
Il pomeriggio si aprirà con un benvenuto musicale a cura del Soprano Silvia Lorenzi.
Per concludere il fitto programma dell’edizione 2024 di Foreste, domenica 24 novembre si svolgerà il workshop itinerante (per adulti) “Stabilità degli alberi: la prova di trazione, uno strumento di analisi” dalle 10:00 alle 11:30 presso il Parco Suardi di Bergamo, a cura dell’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”. Durante l'attività si esploreranno i concetti di pericolo e di rischio arboreo. Inoltre, ci si soffermerà sulle analisi strumentali e in particolare sulle tipologie di approfondimenti strumentali esistenti. Infine, si farà una dimostrazione pratica di una prova di trazione. In caso di maltempo l’evento sarà annullato.
Prenotazione consigliata: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-stabilita-degli-alberi-la-prova-di-trazione-uno-strumento-di-analisi-1048736528187
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ASSOCIAZIONE MONTAGNA ITALIA
Via B. Bono 11C | 24121 | Bergamo | Info 335.5404110 | press@montagnaitalia.com | www.montagnaitalia.com
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