Una notizia interessante, a Cremona dal novembre ’18 hanno aperto un museo dedicato alla misura del tempo in quanto la città non è solo la patria dei liutai, ma ha anche di artigiani orologiai di notevole perizia. Non si deve dimenticare che l’orologio astronomico sito nel Torrazzo è uno dei più antichi orologi astronomici ancora funzionante. Voglio fare una breve premessa: nei secoli scorsi non c’era certo attenzione e nemmeno lontanamente si volgeva il pensiero alle persone disabili, quindi oggigiorno evidentemente alcuni luoghi sono loro preclusi. Esempio non possono salire i 500 gradini per salire sulla torre del Mangia, o i 400 del campanile di Giotto o ancora i 300 della torre di Pisa. E non si può certo pretendere che tali monumenti vengano, assurdamente, dotati o di ascensore o di montascale, per cui chi non può deve rinunciare ad ammirare lo spettacolo che certe altezze offrono. Detto questo mi chiedo, mentre sono scusabili i nostri medioevali avi, a chi oggi è venuta la peregrina idea di piazzare il museo in cima al Torrazzo? Quante sono le persone che devono rinunciare a vederlo in quanto dovrebbero salire oltre 500 gradini per raggiungerlo? Chi ha avuto, ribadisco peregrina, idea di posizionarlo lassù non si è reso conto che è quasi come salire su un palazzo di 28 piani? Possibile che non esistesse uno spazio più adeguato con evidentemente i possibili ausili? Chissà se qualcuno risponderà a queste mie domande. |