Leggo su l’ANSA del 2 febbraio 2019 la notizia relativa alla proposta provocatoria lanciata da Romeo Scarpa, presidente della sezione di Treviso di Italia Nostra: “adibire a supermercati o spazi commerciali alcune ville venete”. Certo bisogna distinguere da villa a villa o da edificio a edificio che questo sia una villa veneta o un castello o una chiesa o abbazia. In Italia, non solo nella provincia di Treviso, abbiamo innumerevoli realtà in completo degrado e che se lasciate al loro destino nel breve spariranno oscurando così un pezzo della nostra storia e cultura. A cosa porterebbe questo:
certo il tutto andrebbe condito da un rigoroso controllo e, come dicevano i latini, ‘cum grano salis’ anche se il sal è una merce rara. ANSA: |
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