Leggo in questi giorni (la repubblica/parma 28/02/2018) che il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha stanziato diverse risorse economiche per l'Emilia Romagna destinati ad interventi di risamento/restauro e comunque riduzione della vulnerabilità di molte infrastrutture del patrimonio culturale.
sperando che, come spesso capita, il tutto non si risolva nel solito “magna magna” mi permetto suggerimento alle istituzioni competenti penso fattibile soprattutto se le spese sono oculate ed attentamente vigilate: “non sarebbe possibile riservare una parte di tali finanziamenti per, come minimo, aggiustare il tetto che perde di quel piccolo gioiellino che è la chiesa di Sant’Ignazio che si sta completamente deteriorando?”
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