concorso
concorso fotografico 2022 - val d'Ayas
"un libro una descrizione una immagine"
fotografo: Vittorio Brambilla [1BV01] - pr. 1/2
fotografo selezionato
titolo: Le otto Montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016

descrizione:
Intanto luglio volava. L’erba falciata al nostro arrivo era già ricresciuta di una spanna, e lungo la mulattiera passavano le mandrie dirette agli alpeggi

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fotografo: Vittorio Brambilla [1BV01] - pr. 2/2
fotografo selezionato
titolo: Paolo Cognetti
autore: Le otto Montagne - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Dopo un po' che guardavo fuori, vidi le cerve che aspettavano la sull’altro versante. Nel canalone doveva esserci una vena d’acqua e ogni sera, prima del buio, uscivano dal bosco ad abbeverarsi
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fotografo: Gianni Comin [2CG01]- progetto 1
fotografo selezionato
titolo: ricordo la Val d'Ayas / je ma suoviens la Val d'Ayas
autore: Laura e Giorgio Aliprandi/Massimo Pomella - Priuli & Verlucca Editori, 1975
descrizione:
Il Tibaldi a tal proposito riferisce che si scorgevano ancora ai suoi tempi i segni di una strada che, partendo dal casale di Serè si svolgeva intorno alla montagna del Vasè e della Aventina e si perdeva alle Cime Bianche. Spinti da queste premesse abbiamo cercato di ricostruire l’itinerario: esistono ancora i resti di una mulattiera che avrebbe consentito un cammino diretto in quota tra il Colle delle Cime Bianche e Gressoney senza scendere a St. Jacques d’Ayas.
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fotografo: Gianni Comin [2CG01] - progetto 2
fotografo selezionato
titolo: ricordo la Val d'Ayas / je ma suoviens la Val d'Ayas
autore: Laura e Giorgio Aliprandi/Massimo Pomella - Priuli & Verlucca Editori, 1975
descrizione:
La tradizione vuole che qui avvenisse il cambio delle bestie da soma, e si indicano le rovine delle antiche stalle sopra St. Jacques. Particolare curioso è che nel censimento generale per la consegna del sale del 1734, risultano ad Ayas un notevole numero di animali da soma, ben 187, mentre ad Aosta ne esistevano solo 130: questo dato apparentemente banale potrebbe dimostrare che veramente ad Ayas avveniva il cambio delle cavalcature nel transito tra il Teodulo e la Valle di Gressoney. (Notizia desunta da - Ayas, storia, usi, costumi e tradizioni della valle, 1968, 1, pg.27).
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fotografo: Gianni Comin [2CG01] - progetto 3
fotografo selezionato
titolo: Le vette della Val d'Ayas
autore: Marco Soggetto - L'escursionista editore, 2008
descrizione:
Salita al Biv. Mariano Comense: dal piano sassoso a nord del Palon è possibile continuare, seguendo ometti e segni, oltre ondulazioni rocciose che premettono alla base della bastionata sulla quale sorge il Biv. Mariano. Qui si risale lungo la parete, con breve tratto a zig zag su sassi, fino a un caratteristico canalino verticale (circa 2 m., buoni appigli)
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fotografo: Gianni Comin [2CG01] - progetto 4
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Il 4000 dell’estate doveva essere il Castore. Ne scalavamo uno all’anno, mio padre ed io, sul Monte Rosa, per chiudere in bellezza la stagione quando eravamo ormai allenatissimi
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fotografo: 3DA01 - progetto 1
titolo: Salmo dell’acqua in Natura naturans, e foto
autore: Roberto Taioli - Edizioni dell'Ulivo, 2006
descrizione: Vallone Cime bianche:
Sia lieve il salto, sia lieve il miraggio
acqua già neve…
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fotografo: Annamaria De Palma [3DA03]- pr. 2
fotografo selezionato
titolo: Salmo dell’acqua in Natura naturans, e foto
autore: Roberto Taioli - Edizioni dell'Ulivo, 2006
descrizione: Lago di Estoul
O tu cromatica invisibile e primaria
centro dei contrasti che ti sei fatta indice lucida e opaca a seconda del tempo
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fotografo: Annamaria De Palma [3DA03]- pr. 3
titolo: Salmo dell’acqua in Natura naturans, e foto
fotografo selezionato
autore: Roberto Taioli - Edizioni dell'Ulivo, 2006
descrizione: Evançon con epilobio:
Periplo che scendi a valle e risali le correnti
Fatta cascata e culmine, piana di sonno e sole
Protesa nei fiori…
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fotografo: Annamaria De Palma [3DA03]- pr. 4
fotografo selezionato
titolo: Salmo dell’acqua in Natura naturans, e foto
autore: Roberto Taioli - Edizioni dell'Ulivo, 2006
descrizione: Cortot
Canale dei canali, Herbal, Cortot, ruscelli
lievi…
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fotografo: Annamaria De Palam [3DA03]- pr. 5
titolo: Salmo dell’acqua in Natura naturans, e foto
fotografo selezionato
autore: Roberto Taioli - Edizioni dell'Ulivo, 2006
descrizione: Specchio Cortot:
Specchio della pineta, intrico, ingroviglio
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fotografo: Michela Lunetta [4LM01] - pr. 1
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Il paese di Grana si trovava nella diramazione di una di quelle valli, ignorata da chi passava di lì come una possibilità irrilevante, chiusa in alto da creste grigio ferro e in basso da una rupe che ne ostacolava l’accesso.
Sulla rupe le rovine di una torre sorvegliavano campi ormai inselvatichiti.
Una strada sterrata si staccava dalla regionale e saliva ripida, a tornanti, fino ai piedi della torre; poi superandola si addolciva, voltava sul fianco della montagna ed entrava nel vallone a mezza costa, proseguendo in falsopiano
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fotografo: Michela Lunetta [4LM01]- progetto 2
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
A parte un paio di case più recenti, tutto il paese sembrava fatto della stessa pietra grigia della montagna, e le stava addosso come un affioramento di rocce, un’antica frana …
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fotografo: 4LM01 - progetto 3
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
La casa che mia madre aveva preso in affitto stava nella parte alta del paese, in una corte raccolta intorno a un abbeveratoio.
Portava i segni di due diverse origini: la prima era quella dei muri, dei balconi di larice annerito…
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fotografo: Michela Lunetta [4LM01] - pr. 4
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Alcuni di questi mobili venivano dai ruderi nei dintorni, recuperati e puliti da me con olio di gomito e carta vetrata, altri li aveva costruiti Bruno usando le assi del vecchio tavolato.
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fotografo: Michela Lunetta [4LM01]- pr. 5
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
A mia madre le finestre piacevano e restò lì a guardar fuori, mentre io e Bruno organizzavamo il materiale da portare giù.
Poi la vidi uscire sul pianoro, a guardar bene ogni cosa per ricordarsela: il lago, le pietraie, le cime del Grenon, l’aspetto della casa.
Osservò a lungo la scritta che il giorno prima, con mazza e scalpello, avevo inciso sulla parete di roccia. L’avevo ripassata con la vernice nera e diceva: “GIOVANNI GUASTI - 1942-2004 - E’ NEL RICORDO IL PIU’ BEL RIFUGIO”
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fotografo: Paola Negro [5NP01]- progetto 1
fotografo selezionato
titolo: La felicità del lupo
autore: Paolo Cognetti- Einaudi editore, 2021
descrizione:
La Strada
Eppure stava partendo per la sua grande avventura: in mezz’ora di sterrata passarono dai boschi dov’era già estate a pascoli non ancora fioriti…
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fotografo: Paola Negro [5NP01] - progetto 2
fotografo selezionato
titolo: La felicità del lupo
autore: Paolo Cognetti- Einaudi editore, 2021
descrizione:
Il Ghiacciaio
Allora credeva che il ghiacciaio fosse eterno e immutabile, una parte della montagna che avrebbe sempre ritrovato lì tra la roccia e il cielo..
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fotografo: Paola Negro [5NP01] - progetto 3
fotografo selezionato
titolo: La felicità del lupo
autore: Paolo Cognetti- Einaudi editore, 2021
descrizione:
I Fiori 
E quando guardo la valle mi sembra cosi verde, così viva….
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fotografo: Paola Negro [5NP01] - progetto 4
fotografo selezionato
titolo: La felicità del lupo
autore: Paolo Cognetti- Einaudi editore, 2021
descrizione:
L’eremita 
Eremita perché no, guardo fuori dalla finestra e si accorse che, se sollevava la tazza all’altezza giusta, riusciva a vedere le montagne riflesse a testa in giù nel gin...
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fotografo: Paola Negro [5NP01] - progetto 5
fotografo selezionato
titolo: La felicità del lupo
autore: Paolo Cognetti- Einaudi editore, 2021
descrizione:
Due Alberi  
Gli alberi, impassibili, mantenevano gli  aghi e non sprecavano energie nella muta stagionale: due alberi così vicin...
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fotografo: Luigi Pittatore [6PL01] - progetto 1
fotografo selezionato
titolo: “LONTANO DALLA VETTA” Di donne felici e capre ribelli
autore: Caterina Soffici- Ponte alle Grazie, 2022
descrizione:
Lago delle streghe
“Bisogna salire all’alpeggio o al Lago delle streghe e allora sbuca dalle nuvole….” 
(Trattasi del Lago Lochien)
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fotografo: Luigi Pittatore [6PL01] - progetto 2
fotografo selezionato
titolo: “LONTANO DALLA VETTA” Di donne felici e capre ribelli
autore: Caterina Soffici- Ponte alle Grazie, 2022
descrizione:
La valle incantata
“Oppure andavamo alla valle incantata – non so se abbia un vero nome, così la chiamiamo nel nostro lessico famigliare.”
(Trattasi del vallone di Tzere)
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fotografo: Luigi Pittatore [6PL01] - progetto 3
fotografo selezionato
titolo: “LONTANO DALLA VETTA” Di donne felici e capre ribelli
autore: Caterina Soffici- Ponte alle Grazie, 2022
descrizione:
La luna d’agosto
“Ci sono notti, d’estate che vorresti dormire sotto le stelle. Il cielo in montagna è diverso da ogni altra cosa.”
(La luna sorge dalla punta Goà)
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fotografo: Luigi Pittatore [6PL01] - progetto 4
fotografo selezionato
titolo: “LONTANO DALLA VETTA” Di donne felici e capre ribelli
autore: Caterina Soffici- Ponte alle Grazie, 2022
descrizione:
Alpe la Varda
“L’autunno è la stagione preferita dalla Regina delle caprette. …può finalmente fare la cosa che le piace di più: sale al pascolo con le capre e torna bambina.”
(Alpe La Varda)
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fotografo: [7PP02] - progetto 1

titolo: Bollettino della Soprintendenza per i beni e le attività culturali10, 2013
autore: AAVV
descrizione:
“Si è lentamente passati da un’irrigazione per scorrimento,
che consiste nello spostamento e successiva tracimazione e distribuzione del flusso d'acqua da monte verso valle, all’irrigazione per aspersione tramite gli impianti pluvirrigui meglio conosciuti come impianti a pioggia.”

“mentre il 20% è stata sostituita da quelli in calcestruzzo.”

“I principali rus sono tutelati e valorizzati nelle loro caratteristiche tradizionali e anche mediante la manutenzione di sentieri pedonali e ciclabili lungo il loro percorso, oltre che con una adeguata segnaletica.”

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fotografo: Primo Prandoni [7PP02] - progetto 2
fotografo selezionato
titolo: Val d’Ayas – Valle d’Aosta
autore: www.lovevda.it
descrizione:
“Preparati a restare senza fiato: non per la fatica, ma perché stai per ammirare un’opera d’ingegneria davvero incredibile.”

“ru d’Arlaz e ru Herbal”

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fotografo: Antonietta Preziuso [8PA01]- pr. 1
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Monte Rosa
Venne la fine degli anni 70, papà e mamma rimisero gli scarponi ai piedi.
Non puntarono ad est, da dove erano venuti (Dolomiti), ma ad ovest: la Valle d’Aosta ….torrenti e cascate scendevano dappertutto.
Quanta acqua pensò mia madre…  deve piovere moltissimo qui…non si rendeva conto che tutta quell’acqua nasceva da una sorgente eccezionale, né che lei e mio padre ci stavano andando  proprio incontro.
Risalirono la valle finché non furono abbastanza in alto da uscire di nuovo al sole: lassù il paesaggio si aprì e all’improvviso, davanti agli occhi, avevano il Monte Rosa
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fotografo: Antonietta Preziuso [8PA01]- pr 2
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Paura del ghiacciaio
Mia madre sul ghiacciaio rifiutava di salire.
Ne aveva una paura irrazionale: diceva che per lei la montagna finiva ai tremila metri...
 Ai tremila preferiva i duemila - i pascoli, i torrenti, i boschi -  e amava molto anche i mille, la vita di quei paesi di legno e pietra...
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fotografo: Antonietta Preziuso [8PA01]- pr 3
fotografo selezionato
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Indovinello: Acqua-Tempo
Arrivati a Grana mio padre disse: guarda quel torrente.
Facciamo finta che l’acqua sia il tempo che scorre, se qui dove siamo noi è il presente, da che parte pensi che sia il futuro?   Io: il futuro è dove va l’acqua, giù per di là.
Mio padre: Sbagliato!   ……poi l’amicizia con Bruno… i giochi al torrente….le trote con il muso controcorrente in attesa di ciò che doveva arrivare...
Cominciai a capire: se il punto in cui  ti immergi è il presente, allora il passato è l’acqua che ti ha superato… mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto portando pericoli e sorprese.
Il passato è a valle
Ecco come avrei dovuto rispondere a mio padre.
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fotografo: Antonietta Preziuso [8PA01]- pr 4
fotografo selezionato
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
In montagna con papà
Non so quali cambiamenti avesse visto in me quell’anno, ma mio padre aveva deciso che era arrivata l’ora di portarmi con se’…. accolsi volentieri la novità: cominciai a imparare il suo modo di andare in montagna…. Partivamo presto, la mattina, salendo in macchina fino alle frazioni ai piedi del Monte Rosa.
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fotografo: Antonietta Preziuso [8PA01]- pr 5
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
In baita dallo zio di Bruno
Mio padre dopo pranzo, prendendola da lontano, chiese ed ottenne l’autorizzazione dal sig. Luigi Guglielmino, zio di Bruno, a portare il nipote con noi sul Granon.
Io e Bruno stavamo giocando con uno dei cani, un cucciolo nato quell’anno, ma non ci perdevamo una parola.
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fotografo: Stefano Repossi [9RS01] - pr. 1
fotografo selezionato
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti- Enaudi editore, 2016
descrizione:
Avevo già imparato un fatto a cui mio padre non si era mai rassegnato, e cioè che è impossibile trasmettere a chi è rimasto a casa quel che si prova lassù.
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fotografo: Luciano Rosaco [9RS01]- progetto 1
fotografo selezionato
titolo: per più lune tre artisti un poeta, un pittore, un filosofo in fratena comunanza di vita pace domandarono ed ebbero dal cielo e dagli uomini qui
autore: Saverio Favre
descrizione:
…Il pittore era Bertino (Alberto) Falchetti (1878-1951), amico del Segantini, che su una casa vicina, accanto a una Sacra Famiglia del Curta, aveva disegnato il volto di un Cristo, molto simile a quello della Sindone, con la scritta, ancora in parte leggibile, "Questi occhi chiusi guardano ogni pianto".
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fotografo: [11RC11] - progetto 1/5
titolo: Dalla fame al paradiso
autore: Maryse Vuillermet - Fusta
descrizione:
…a un certo momento a inizio primavera, il padre sparisce. Se ne va come un ladro. A Champoluc, si racconta che abbia venduto le terre, la montagnette e la casa a Mascognaz a fiorine per quattrocentomila franchi.
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fotografo: Chiara Rovera [11RC01]- progetto 2/5
fotografo selezionato
titolo: La memoria storica di Ayas
autore: Gabriella e Gian Piero Morchio
descrizione:
ma l’impronta che caratterizza questa ampia zona è proprio la modalità costruttiva della casa, il pittoresco ‘rascard’ che con la sua struttura mista, in pietra e legno, sorretto dai caratteristici funghi, testimonia le abitudini di vita degli iniziali coloni che si insediarono in questa aspra zona di alta montagna.
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fotografo: Chiara Rovera [11RC01] - pro. 3/5
fotografo selezionato
titolo: Semplice
autore: Giorgio Terruzzi - Rizzoli, 2017
descrizione:
Il fiato cominciava a mancargli. Si esaurì del tutto quando si trovò in uno spazio sassoso. Una pista da sci. Così, senza neve, sembrava una cicatrice fresca sul fianco della montagna. Proseguì. Incontrò una freccia in legno. Stadel Soussun. Di nuovo salita. Dieci minuti ad arrancare, sbuffando come un bufalo. Spuntò in una piccola radura, vide i tetti coperti da lastre di ardesia, avanzò facendo attenzione a non inciampare. Era sudato fradicio. Tre baite. La base in pietra, il resto legno scurissimo, sembrava bruciato
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fotografo: 11RC11 - progetto 4/5
titolo: Le otto montagne
autore: Paolo Cognetti - Enaudi editore, 2016
descrizione:
Il quattromila dell’estate doveva essere il Castore. Ne scalavammo uno all’anno, mio padre e io, sul monte Rosa, per chiudere in bellezza la stagione quando "eravamo ormai allenatissimi".
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fotografo: 11RC11 - progetto 5/5
titolo: Cieli di pietra
autore: Enrico Camanni - CDA & VIVALDA
descrizione:
St-jaques (m.1743): frazione del comune di Ayas, è situato in una chiostra erma e selvaggia, fra alte e boschive montagne. Ivi regna una solitudine profonda ed un silenzio, non interrotto che dal rumore delle spumanti acque che scendono in cascatelle valloni di Verra e Ventina a formare l’Evancon. Non si riesce a spiegare il perché la strada carrozzabile non si sia continuata sino a St-jaques, poiché certamente ne sarebbe derivato maggiore afflusso di commercio ed incivilimento tutta l’alta valle
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si ringraziano i fotografii, la giuria e tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo concorso fotografico
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